Ovvero, l'imprescindibile post di presentazione.
Salve, lettori di passaggio. Benvenuti nella Biblioteca dei Pensieri Sparsi.
Mi avventuro di nuovo, dopo molto tempo, nelle acque tempestose del
mondo dei blog, sperando di non naufragare come la prima volta. Per
chi non mi conoscesse, due parole su di me.
Dietro il nom de plume “Gatta_Di_Biblioteca”, al momento
in cui scrivo, si nasconde Martina, una studentessa di Lettere che
sta contando le settimane che mancano al suo ventiduesimo compleanno
(14 maggio).
Secondo lo zodiaco occidentale sono del Toro, ascendente Cancro,
mentre secondo quello cinese il mio anno di nascita è stato un Anno
della Scimmia; l'oroscopo celtico, a seconda della versione che
consulto, mi assegna il pioppo oppure il biancospino, mentre a chi si
fida delle teorie giapponesi sulla correlazione tra gruppo sanguigno
e personalità farà piacere sapere che sono 0 positivo. Non posso
dire con completa onestà di credere a nessuna di queste quattro
cose, ma lascio comunque qui questo ammasso di informazioni, e chi le
troverà rilevanti ne trarrà le proprie debite conclusioni.
Ho un gatto, Leopold di Sassonia-Coburgo-Gotha (Leo per gli amici), e
un lavoro in una biblioteca o in un archivio è, allo stato attuale,
il mio più grande obiettivo.
Immagino che sia questo il momento giusto per dire che, fin da quando
ho memoria, provo un particolare affetto per le biblioteche e, più
in generale, per qualsiasi stanza piena di libri. Possiedo un
e-reader, ma temo che farò sempre parte della generazione dei
nostalgici per i quali il fantomatico “odore dei libri” è una
componente irrinunciabile dell'esperienza di lettura. Non importa se
poi questo odore è di carta intonsa e inchiostro ancora quasi fresco
o di pergamena rimasta chiusa per secoli in una sala visitata solo
ogni tanto da qualche studioso: è comunque una promessa di cose
nuove da scoprire. Ahimè, se fossi trasportata per magia
nell'abbazia de Il nome della rosa, credo proprio che morirei
sul colpo per il mio peccato di eccessiva curiosità.
Ebbene, questo blog è un po' come un'immaginaria biblioteca: ogni
post un piccolissimo libro, ogni libro un pensiero. Non
preoccupatevi, nessuno avrà le pagine avvelenate.
Come forse qualche aspirante Sherlock Holmes avrà già dedotto dal
fatto che il mio micio porta il nome di un principe di sangue reale
del passato, ogni tanto ho la vaga sensazione di essere nata nel
secolo sbagliato. Vivo un po' nel mio mondo, m'interesso a livello
per ora dilettantistico di storia, conosco l'attualità a sufficienza
da inserirvene qualche necessario spruzzetto, ma difficilmente, per
non dire mai, mi sorprenderete a parlare apertamente di politica
nelle pubblicazioni che seguiranno, mentre è perfettamente
plausibile che un giorno io mi metta a scrivere elucubrazioni su
qualche strano costume dei tempi andati. Ancora non so se accadrà,
ma se tra qualche tempo aprirete questo blog e lo vedrete invaso da
corsetti e crinoline, ricordate: “uomo avvisato, mezzo salvato”.
Bene, spero di aver attirato a sufficienza la vostra attenzione e di
non avervi annoiato con questo piccolo ma indispensabile prologo.
Ancora una volta benvenuti, e tenete presente una cosa: questa è
l'unica biblioteca in cui non va rispettata la regola del silenzio! A
voi!
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