giovedì 10 settembre 2015

Le parole di Piermario

Ottava puntata

Salve a tutti!
Dopo tanto silenzio, ritorna sui vostri schermi una certa rubrica di vostra conoscenza, e sappiamo tutti cosa significa... Dite ciao a Piermario, il Panda del Vocabolario!
Pier: Quanto tempo, amici! Un salutone per recuperare!
Eh, già, sono proprio passati secoli questa volta, mi dispiace tanto... Pronti a riprendere?
Pier: Be', non proprio.
Non mi dire che sei fuori allenamento! Ahi, ahi, ahi, pandino mio, andiamo male!
Pier: Ma no, niente del genere! È solo che, prima di cominciare la puntata di oggi, c'è una grande notizia che devo dare!
Oh, ma davvero? Prego, a te il microfono, non farci stare col fiato sospeso!
Pier: Ma prima ancora, permettimi di chiamare i rinforzi. Regia, prego... non posso schioccare le dita per maggior effetto, con queste zampone, ma ci siamo capiti!
Anna: Eccomi qua, caro! Ora possiamo dare il lieto annuncio insieme! Non vedo l'ora!

Lieto annuncio? Non vorrete dirmi che...
Pier: Eh, sì: ci sono grandi novità all'orizzonte! Sarete felici di sapere che durante questa lunga pausa Anna e io ci siamo sposati! Scusa se non ti abbiamo mandato la partecipazione, ma il buffet era tutto a base di bambù e non credevamo che potesse piacerti...
Ma figuratevi, è il pensiero che conta! E la luna di miele?
Anna: Già fatta! Pensa un po': siamo andati fino in Cina, nella riserva di Chengdu, nel Sichuan. È stato bellissimo!
Accipicchia, che signor viaggio! Spero che vi siate divertiti!
Pier: Tantissimo!
Anna: Quanti bei ricordi...
Pier: Ora, però, si torna al lavoro!
Anna: Giusto, maritino mio, allora ti lascio. Impegnati, mi raccomando! Ci sono ancora tante parole da salvare!
Pier: Allora sotto con la puntata, dai!
Benissimo! E dunque, senza ulteriori indugi: tre... due... uno... apri la busta! Ti ricordi ancora come si fa, vero?
Pier: Eccome! La parola di oggi è... oblio!
Ops... proprio quella giusta, eh? E allora, per prima cosa, facciamoci aiutare dalla regia con la solita immagine.

Pier: Uhm... ma non è il contrario?
Be', sì, ma devi anche capire che questa volta i nostri poveri amici dietro la telecamera hanno avuto i loro bei problemi a trovare una figura che rappresentasse bene il significato della parola di turno, quindi hanno pensato bene di farci vedere quello che non è, per aiutarci a capirla meglio. Tipicamente, infatti, il nodo al fazzoletto si fa per ricordare qualcosa, e il fido dizionario (Zingarelli, 2008) accorre subito in nostro aiuto per dirci che...

oblio o (lett.) obblio s.m. (lett.) Totale dimenticanza […] | Cadere nell'o., essere dimenticato | Mettere, porre nell'o., dimenticare o far dimenticare | Sepolto nell'o., non più ricordato | Sottrarre all'o., richiamare alla memoria | Il fiume dell'o., il Lete, le cui acque cancellavano ogni ricordo in chi vi si immergeva.

Pier: Direi che con tutti questi fior di esempi ormai i nostri lettori avranno capito benissimo che vuol dire!
Una spiegazione talmente a prova di bomba che a me non resta niente da aggiungere, se non forse le scuse per aver, appunto, fatto cadere nell'oblio il blog per tutto questo tempo... Anche se forse non è proprio la parola giusta, perché non me n'ero affatto dimenticata, lo giuro! Ho solo avuto tante altre cose da fare: tra un po' ce l'avrò io, un lieto annuncio da fare, ma di natura completamente diversa dal tuo.
Pier: Be', allora buona fortuna!
Grazie mille! Ne ho proprio bisogno! Andiamo avanti?
Pier: Ma sicuro! Pipa, lente e cappello e sotto con le indagini!
Quanto entusiasmo! Dai, cominciamo:

oblio da obliare

Pier: Ma guarda tu che sorpresa! Quest'indagine comincia con un'ovvietà...
Accontentati, caro mio, adesso andiamo avanti e vedrai!

obliare dal francese antico oblier

Pier: Come, niente latino? Ormai quasi quasi me l'aspettavo...
Se è francese, il latino c'entrerà sicuramente, ma intanto questa è l'occasione per notare che la parola di oggi, che dalla nostra parte del confine è talmente a rischio che il dizionario la considera già letteraria, basta andare in quel di Parigi (qui ci vorrebbe il nostro amico topo, ma non vorrei mischiare indebitamente le rubriche, il territorio è il tuo e non te lo tocca nessuno, caro Pier!) e già non lo è più tanto: “dimenticare” in francese è ancora oggi oublier, solo con una U in più.
Pier: Buona a sapersi: il francese è una lingua così romantica...
E bravo il mio pandino dongiovanni! Vuoi farti bello con la sposina?
Pier: Non ti sfugge niente, eh? Perché non usi quell'occhio acuto per l'indagine, invece che per fare battutine? Hai detto che il latino prima o poi sarebbe spuntato...
E infatti, se andiamo a confrontare quello che abbiamo visto con un'altra versione, ecco che si fa vivo:

oblio e obblio dal lat. oblivium, di cui è dato l'etimo a Oblivione, che vale del pari Dimenticanza.

Pier: Eccolo lì! A questo punto mi par quasi di rivedere un amico...
Ma davvero? Ce ne fosse, di gente che la pensa come te!
Pier: Non avrei passato l'audizione se fossi tutto ciccia e bambù, o sbaglio? Questa è roba da intellettuali! E a proposito...
Giusto! È ora di ricorrere ai pezzi da novanta! Vediamo un po' quale fior d'autore possiamo chiamare in causa questa volta... Ah! Quanto ad autorità non abbiamo proprio di che lamentarci, oggi, ma forse la citazione lascerà comunque un po' a desiderare...
Pier: Cosa intendi?
Aspetta e vedrai...

“Ma chi assaggiava di loro
il dolce frutto del loto perdeva la voglia
di recarci notizie e di tornarsene in patria;
e là tra i Lotofagi amava restare per sempre
a cogliere il loto, oblioso ormai del ritorno.”
(Omero, Odissea, libro IX, vv. 94-98)

Pier: Be', in effetti non usa proprio la parola di oggi, ma almeno abbiamo imparato che esiste addirittura l'aggettivo. Confesso che non l'avevo mai sentito!
Benissimo! Siamo tutti qui per migliorare! In effetti, la parola “oblioso” è veramente un po' impolverata per il poco uso, ma almeno il sostantivo corrispondente dovrebbe essere più facile da tirar giù dalla soffitta, se v'impegnate! Forza, fatelo per Pier... facci gli occhioni dolci, così nessuno saprà dirti di no!
Pier: Avanti, non vi chiedo tanto... Dopotutto, con una puntatona così, sarà una parola ben difficile da dimenticare, no? Ciao ciao, amici! Alla prossima parola!
Arrivederci a tutti quanti!

Fonti: