Non preoccupatevi, non è algebra!
Salve! Rieccomi qua a proporvi un'altra infornata di sfide
enigmistiche. E sappiamo tutti, ormai, cosa significa...
Minerva:
Oh, ma guarda un po', credevo che mi avessi già dimenticata.
E invece no! Ho rimandato per mancanza di idee, ma alla fine mi sono
rassegnata: proporrò “solo” quattro giochi invece di cinque,
dato che il quinto non si decide a venirmi in mente. Tra l'altro, mi rendo conto or ora che con questo post festeggio la pietra miliare del quarantesimo: un bel traguardo per una blogger più che dilettante, non trovate?
Minerva: Congratulazioni! Perdonami se non stappo lo champagne, ma di regola le civette sono astemie. Tornando in argomento, quattro di fila? Santo cielo, non ti pare troppo?
Non quando sono di questo tipo: veloci e divertenti da realizzare e,
spero, anche da risolvere! Sta' serena, almeno stavolta non ti dovrai
sorbire i miei dubbi sforzi grafici, perché si torna a giocare
soltanto con le parole.
Minerva:
È
già qualcosa... Che cos'hai in serbo?
Questa volta, cara la mia assistente e cari lettori, vi troverete tra
i piedi un bel po' di X e di Y, ma quanti di voi si stavano già
preoccupando, tutti presi da vecchi, spiacevoli ricordi del liceo,
tirino pure un sospiro di sollievo: si tratta sì di incognite, ma
per scoprirle non dovrete applicare nemmeno una formula matematica!
(Le odio cordialmente io stessa, non vi farei mai una crudeltà del
genere...)
Minerva:
Ah, quindi questa volta si tratta di enigmi
veri e propri: questo non ci dice molto, i tipi esistenti sono così
tanti che le possibilità sono praticamente infinite. Devo
ammetterlo, però, sono piuttosto curiosa di vedere come te la cavi
con le rime: spesso e volentieri gli enigmi classici sono in versi.
Gulp... Sapendo come sei severa nei tuoi giudizi, mi sento più
tranquilla premettendo che la qualità è un fattore del tutto
secondario: basta che l'enigma sia risolvibile, poi può capitare che
sullo stesso numero della Settimana una piccola perla poetica sia
affiancata a una filastrocca di serie Z... e mi sa che abbiamo capito
tutti a quale estremo si avvicinino di più le mie fatiche.
Preferisco mille volte la prosa, altrimenti non sarei qui! Ecco il
primo:
Sciarada con aggiunta finale sillabica
Un musicista di successo
I suoi xxx sono già molti,
batte i record degli ascolti,
note piovon dai suoi yyyyy
mentre lui vive tra i fasti;
ha un xxxyyyyyzz talento,
ascoltarlo è un godimento.
Minerva:
Non è Dante Alighieri, però hai fatto un bel salto mortale
tecnico... In questi sei versi sono combinati due tipi di giochi
classici: la sciarada,
che consiste nel trovare due parole, generalmente corte, che vanno a
combinarsi in una terza più lunga, e l'aggiunta
finale,
che da sola vorrebbe dire che le parole da trovare sono due, di cui
la seconda ha una lettera (o sillaba, se così specificato) in più
alla fine. In questo caso, però, le parole totali da individuare
sono tre. In aritmetica due più due fa quattro, ma talvolta in
enigmistica anche la matematica diventa... un'opinione!
Adesso che vi ha spiegato così bene come funziona, ci arrivate?
Spero di sì, perché ho già un altro colpo in canna:
Falso iterativo
Dennis la minaccia
Ne combina delle xxxxx
questo bimbo un po' xxxxxxx.
Minerva:
Ahi, ahi, che problema... Se adesso vi spiegassi per filo e per segno
come funziona un falso
iterativo,
la soluzione diventerebbe fin troppo facile! Vi dico solo che se
“rifare” significa “fare di nuovo”, non sempre aggiungere un
pezzetto dà come risultato parole così simili...
Che fai, adesso ti metti pure a parlare per enigmi? Così la gente si
stuferà prima di arrivare alla fine! Ecco qua il terzo:
Cambio d'iniziale
Pensano solo ai soldi!
Belle, bionde e pure xxxxxx:
certamente sono tanti
i lor fidi spasimanti,
ma a chi è privo di contanti
spesso danno il due di yxxxxx.
Minerva:
Direi che il nome del gioco parla già abbastanza chiaro, ma lo
spiego lo stesso per buona misura: nel cambio
d'iniziale
la soluzione è composta da due parole identiche in tutto, tranne che
nella prima lettera.
Grazie, precisa come al solito. Anche questo, se vi ci volete
cimentare, è uno dei soliti noti:
Anagramma
Alla mostra canina
Ha un aspetto proprio xxxxxx
quel cagnetto assai viziato,
con un xxxxxx nel suo pelo
e quel cappottin firmato,
ma così vuol la padrona
che il suo Fuffi sia agghindato.
Minerva:
Infatti penso che lo sappiano tutti, ma per amor di completezza vi
dirò che in un anagramma
le parole della soluzione sono composte dalle stesse lettere, ma in
ordine diverso, per cui cominciate a scombinare!
Allora, vi siete divertiti a trovare queste incognite misteriose ma
non troppo? Se sì, preparatevi, perché questo è il mio genere di
gioco preferito da escogitare, per cui ne arriveranno altri a
cascate, ammesso e non concesso che mi vengano le idee...
Minerva: Alla prossima sfida, dunque! Ciao ciao!