lunedì 30 marzo 2015

L'allena-mente

Non preoccupatevi, non è algebra!

Salve! Rieccomi qua a proporvi un'altra infornata di sfide enigmistiche. E sappiamo tutti, ormai, cosa significa...
Minerva: Oh, ma guarda un po', credevo che mi avessi già dimenticata.
E invece no! Ho rimandato per mancanza di idee, ma alla fine mi sono rassegnata: proporrò “solo” quattro giochi invece di cinque, dato che il quinto non si decide a venirmi in mente. Tra l'altro, mi rendo conto or ora che con questo post festeggio la pietra miliare del quarantesimo: un bel traguardo per una blogger più che dilettante, non trovate?
Minerva: Congratulazioni! Perdonami se non stappo lo champagne, ma di regola le civette sono astemie. Tornando in argomento, quattro di fila? Santo cielo, non ti pare troppo?
Non quando sono di questo tipo: veloci e divertenti da realizzare e, spero, anche da risolvere! Sta' serena, almeno stavolta non ti dovrai sorbire i miei dubbi sforzi grafici, perché si torna a giocare soltanto con le parole.
Minerva: È già qualcosa... Che cos'hai in serbo?
Questa volta, cara la mia assistente e cari lettori, vi troverete tra i piedi un bel po' di X e di Y, ma quanti di voi si stavano già preoccupando, tutti presi da vecchi, spiacevoli ricordi del liceo, tirino pure un sospiro di sollievo: si tratta sì di incognite, ma per scoprirle non dovrete applicare nemmeno una formula matematica! (Le odio cordialmente io stessa, non vi farei mai una crudeltà del genere...)
Minerva: Ah, quindi questa volta si tratta di enigmi veri e propri: questo non ci dice molto, i tipi esistenti sono così tanti che le possibilità sono praticamente infinite. Devo ammetterlo, però, sono piuttosto curiosa di vedere come te la cavi con le rime: spesso e volentieri gli enigmi classici sono in versi.
Gulp... Sapendo come sei severa nei tuoi giudizi, mi sento più tranquilla premettendo che la qualità è un fattore del tutto secondario: basta che l'enigma sia risolvibile, poi può capitare che sullo stesso numero della Settimana una piccola perla poetica sia affiancata a una filastrocca di serie Z... e mi sa che abbiamo capito tutti a quale estremo si avvicinino di più le mie fatiche. Preferisco mille volte la prosa, altrimenti non sarei qui! Ecco il primo:

Sciarada con aggiunta finale sillabica
Un musicista di successo
I suoi xxx sono già molti,
batte i record degli ascolti,
note piovon dai suoi yyyyy
mentre lui vive tra i fasti;
ha un xxxyyyyyzz talento,
ascoltarlo è un godimento.
Minerva: Non è Dante Alighieri, però hai fatto un bel salto mortale tecnico... In questi sei versi sono combinati due tipi di giochi classici: la sciarada, che consiste nel trovare due parole, generalmente corte, che vanno a combinarsi in una terza più lunga, e l'aggiunta finale, che da sola vorrebbe dire che le parole da trovare sono due, di cui la seconda ha una lettera (o sillaba, se così specificato) in più alla fine. In questo caso, però, le parole totali da individuare sono tre. In aritmetica due più due fa quattro, ma talvolta in enigmistica anche la matematica diventa... un'opinione!
Adesso che vi ha spiegato così bene come funziona, ci arrivate? Spero di sì, perché ho già un altro colpo in canna:

Falso iterativo
Dennis la minaccia
Ne combina delle xxxxx
questo bimbo un po' xxxxxxx.
Minerva: Ahi, ahi, che problema... Se adesso vi spiegassi per filo e per segno come funziona un falso iterativo, la soluzione diventerebbe fin troppo facile! Vi dico solo che se “rifare” significa “fare di nuovo”, non sempre aggiungere un pezzetto dà come risultato parole così simili...
Che fai, adesso ti metti pure a parlare per enigmi? Così la gente si stuferà prima di arrivare alla fine! Ecco qua il terzo:

Cambio d'iniziale
Pensano solo ai soldi!
Belle, bionde e pure xxxxxx:
certamente sono tanti
i lor fidi spasimanti,
ma a chi è privo di contanti
spesso danno il due di yxxxxx.
Minerva: Direi che il nome del gioco parla già abbastanza chiaro, ma lo spiego lo stesso per buona misura: nel cambio d'iniziale la soluzione è composta da due parole identiche in tutto, tranne che nella prima lettera.
Grazie, precisa come al solito. Anche questo, se vi ci volete cimentare, è uno dei soliti noti:

Anagramma
Alla mostra canina
Ha un aspetto proprio xxxxxx
quel cagnetto assai viziato,
con un xxxxxx nel suo pelo
e quel cappottin firmato,
ma così vuol la padrona
che il suo Fuffi sia agghindato.
Minerva: Infatti penso che lo sappiano tutti, ma per amor di completezza vi dirò che in un anagramma le parole della soluzione sono composte dalle stesse lettere, ma in ordine diverso, per cui cominciate a scombinare!

Allora, vi siete divertiti a trovare queste incognite misteriose ma non troppo? Se sì, preparatevi, perché questo è il mio genere di gioco preferito da escogitare, per cui ne arriveranno altri a cascate, ammesso e non concesso che mi vengano le idee...
Minerva: Alla prossima sfida, dunque! Ciao ciao!

martedì 24 marzo 2015

L'allena-mente

Divertiamoci con le figure!

Saluti a tutti i lettori (e solutori) di passaggio.
Anche oggi ho in serbo qualcosina per stimolare il vostro cervello, e come sempre ve lo presento con l'aiuto della mia fida assistente!
Minerva: Ciao a tutti! Certo che mi stai facendo fare gli straordinari...
Lo so, lo so, ma quando l'ispirazione chiama, io rispondo! Allora, sei pronta? Oggi ci occupiamo nientepopodimeno che di rebus! Vorresti parlarne un po' a chi non ne è esperto come te?
Minerva: Con piacere! Il rebus, come vi sarete accorti, ha un altisonante nome latino che alla lettera vuol dire “con le cose”: questo perché consiste nel trovare una frase di senso compiuto espressa attraverso una combinazione di lettere, tecnicamente grafemi, e soggetti disegnati, “cose”, appunto. Ce ne sono di tanti tipi e non tutti funzionano allo stesso modo, ma quello classico prevede di mettere insieme tutti gli elementi, letti rigorosamente da sinistra a destra, e poi effettuare una diversa separazione, o cesura, delle lettere ottenute secondo le indicazioni allegate (ad esempio, la dicitura “5 5” vuol dire che la soluzione è composta da due parole di cinque lettere).
Accipicchia, che spiegazione coi controfiocchi! A questo punto spero che i miei rebus ne siano degni... Ecco il primo. Se alcuni soggetti vi risultano troppo piccoli per identificarli bene, provate a scaricare l'immagine e fare tutti gli zoom di cui avete bisogno.

Rebus (6 3 7 3 4)


Minerva: Ma non farmi ridere! Sarà risolvibile, ma francamente è proprio brutto, ragazza mia!
Eh, lo so, ma le mie abilità grafiche sono davvero sotto i tacchi. Mai sentita l'espressione “è il pensiero che conta”, o la usiamo solo noi umani?
Minerva: Sì che la conosco, ed è una fortuna, perché qui c'è veramente poco più del pensiero... Speriamo che il pubblico abbia un palato meno raffinato del mio!
A questo punto non posso che sottoscrivere tristemente... Perdonate l'aspetto un po' raffazzonato, si fa quel che si può: li realizzo al computer perché se già non sono una maga di Photoshop e similari, se li disegnassi a mano sarebbe anche peggio! Le arti visive non fanno proprio per me!
Minerva: E si vede... Passiamo al secondo, nella (vana) speranza di rifarci gli occhi?
Va bene, eccolo qui:

Rebus (7 7 1'5)

 
Minerva: Ma cara ragazza, è vero che nei rebus classici ogni tanto, per dare più senso alla scena raffigurata, qualche soggetto è rappresentato su un poster... così però è davvero troppo!
Mi rendo conto già da sola che come espediente è abbastanza patetico, anche se non me lo fai notare tu con quel tono così antipatico! Ah, a proposito, l'apostrofo nelle indicazioni è realmente presente nella soluzione: di solito quelli si indicano, mentre eventuali accenti no. Dateci dentro!
Minerva: Spero che vi siate divertiti, anche se una mostra d'arte è tutt'altra cosa... A presto!
Arrivederci ai prossimi giochi, amici!

lunedì 23 marzo 2015

L'allena-mente

Tanti numeri, ma niente matematica!

Salve a tutti!
Oggi continuiamo sull'onda dell'enigmistica, ma questa volta non ci saranno caselle da riempire, e metaforicamente parlando, non avrò solo un'aiutante, ma ben due.
Minerva: Come, due? E chi è questo maleducato che pretende di soffiarmi il posto?
Ahi, ahi, ahi, ti sei dimenticata di salutare il pubblico!
Minerva: Ah, già, giusto. Un saluto piumato a tutti i nostri aspiranti solutori!
Ecco, così va molto meglio.
Minerva: Adesso che ti ho accontentata, torniamo alle cose importanti. Con chi è che dovrei dividere i riflettori?
Non ti preoccupare, non è proprio l'ultimo arrivato: per questa puntata chiamiamo in soccorso nientepopodimeno che Oscar Wilde! 

Minerva: Ah, be', allora un po' mi ricredo. Qua l'ala... ops, la mano, signor Wilde, sarà un piacere cederle metà del mio palco.
Guarda che un'immagine non basta a farlo arrivare qui per davvero! Non so mica resuscitare i morti! Al massimo posso farlo in senso molto, molto lato, servendomi di una simpatica collezione delle sue celebri frasi per i prossimi giochi. Saprai anche tu, suppongo, che Oscar Wilde era famoso per le ironiche sentenze che sputava su tutto e su tutti... mi ricorda qualcuno!
Minerva: Ehi, voleva essere una battutina? Non è affatto divertente!
Mamma mia, come siamo suscettibili... Su, al lavoro: presenta pure tu il prossimo tipo di gioco.
Minerva: E va bene. Quest'oggi vi presentiamo una serie di crittografie, un bel parolone che deriva dal greco e vuol dire all'incirca “scrittura nascosta”. Non è suggestivo, il greco? Io lo parlo benissimo, e anche il latino. Da dove credi che spunti il mio nome?
Tesoro, ti ho chiesto una presentazione, non un'autocelebrazione. Va' avanti.
Minerva: Oh, d'accordo... Dunque: una crittografia consiste in una frase o un brano composto da numeri o lettere che sono casuali solo all'apparenza, ma in realtà celano delle parole sensate. Alla fine del codice si trova una chiave che vi aiuta a decifrarne qualcuna, mentre al resto dovrete arrivare voi per tentativi, ricordando sempre la regola base: a numero (o lettera) uguale corrisponde lettera uguale, ovvero, se ritenete di aver capito a che lettera corrisponde il numero 1, quella lettera dovrà sostituire tutti gli 1 che trovate, e così via.
Benissimo, credo proprio che i nostri lettori stiano già affilando la matita, o il mouse. Pronti per la prima sfida? Eccola qui:

1 – 2 3 4 2 5 6 2 7 8 9 – 7 10 7 – 11 9 – 9 1 12 13 7 – 14 9 1 10 5 2 – 2 15 6 12 10 : – 2 – 3 2 16 4 1 6 12 2 16 2 7 15 2 – 6 1 – 7 10 16 2 – 12 11 2 – 17 1 6 – 13 10 16 6 7 6 – 18 9 7 7 10 – 9 6 – 4 5 10 4 5 6 – 2 5 5 10 5 6 . (Chiave: 1 2 7 15 10 = LENTO)

Minerva: Interessante, ma mi pare che ci siano ancora un po' di cosette da chiarire.
Già, hai ragione. Gli spazi tra i numeri servono al solo scopo di renderli più leggibili (la grafia “1 12”, se fosse tutta attaccata, potrebbe essere interpretata anche come “11 2”), mentre i trattini corrispondono ai veri spazi tra le parole. La punteggiatura (misera, ma presente) è quella reale, non andate a pensare a proporzioni o altre diavolerie matematiche solo perché vedete i due punti. Eventuali apostrofi e accenti, invece, non sono indicati: se ce ne sono, dovrete accorgervene voi. Ora che sapete tutto, armatevi d'ingegno e buona fortuna!

Adesso invece proviamone un'altra, ma con le lettere al posto dei numeri. Funziona esattamente come l'altra, con la differenza che avendo a disposizione più simboli, tutti perfettamente comprensibili anche se scritti di seguito, questa volta anche la spaziatura coincide con quella reale.

A BCDEF GDG F HLFHD, F MEFNOLPF: MEDQB GF NLB HRF HDCLGHLB B NHDESFEF L TLUFPPL CBG CBGD HRF N BAADGPBGB. (Chiave: UDEPF = FORTE)

Minerva: Chissà se i lettori saranno d'accordo con questi aforismi...
Vedremo, ma tu non rivelare niente! Ancora una variante, che di solito sull'intramontabile Settimana Enigmistica prende il nome di “Aneddoto cifrato”: un brano un po' più lungo, da decodificare senza l'aiuto di una chiave, ma solo con l'intuito, appoggiandosi ad alcune parole intere già rivelate. Vi dico solo che è un episodio abbastanza famoso con il nostro eroe come protagonista...

1 2 – ispettore – 3 4 5 6 2 6 7 8 – 9 10 11 8 12 8 – 6 7 – 9 8 7 8 13 14 8 – 12 9 14 11 15 15 4 14 8 – 4 12 9 6 14 – 16 11 7 3 8 , – 6 17 17 8 2 6 – 12 13 6 14 9 6 15 4 – 2 8 5 7 11 – 12 15 6 15 11 – Uniti: «18 1 6 7 9 4 12 6 – 3 6 – dichiarare?». 8 5 7 11 – 14 11 12 17 4 12 8 : «2 4 2 – 10 4 – 2 1 7 7 6 – 3 6 – 3 11 9 10 11 6 14 6 14 8, – 15 14 6 2 2 8 – 11 7 – 19 11 4 – 5 8 2 11 4».

Allora, vi siete divertiti?
Minerva: Spero proprio di sì! Arrivederci alla prossima sfida!
A presto, gente!

domenica 22 marzo 2015

L'allena-mente

Divertiamoci con le parole!

Saluti a tutti i lettori di passaggio.
Perdonate il prolungato silenzio. Non preoccupatevi, il blog è ancora vivo e vegeto, ma gli esami universitari non perdonano e di tanto in tanto il torrente delle idee va in secca.
Ho di recente riscoperto (per l'ennesima volta) il piacere dell'enigmistica, e siccome a quanto pare amo complicarmi la vita, sono ricaduta nella solita trappola: appena metto via la rivista, stanca di risolvere giochi altrui, mi cresce dentro una voglia irrefrenabile di realizzarne di miei! È un lavoro lungo e non sempre facile, ma dà tantissima soddisfazione: volete mettere il brividino nell'osservare i vostri amici alle prese col frutto delle vostre fatiche? Se volete imparare anche voi, vi basterà cliccare su Aenigmatica.it, che spiega benissimo le basi, e una volta fatto quello, armarvi di dizionario, creatività e più di un pizzico di pazienza e cominciare a produrre!
Siccome io sono una principiante assoluta, per l'occasione ho deciso di chiedere aiuto a una nuova, eccezionale assistente che da oggi si appollaierà di tanto in tanto sui vostri schermi. Date il benvenuto a Minerva, l'enigmista in erba!
Minerva: Ehi, a chi hai dato del pollo?
Ops... dimenticavo, è un tantino permalosa. Io starò più attenta, soprattutto dato che ho a che fare con una così brava con le parole, ma tu prendimi un po' meno alla lettera!
Minerva: E va bene, te la perdono, ma solo perché è la prima volta che lavoriamo insieme...
Menomale! Allora stringiamoci la mano, cioè, l'ala... oh, insomma, qualunque appendice ti venga più comoda, e diamo inizio a questa bella collaborazione!
Minerva: Sì, ma tu ricordati chi è il capo. Qui il tocco lo porto io!
Sgrunt... verrà il giorno in cui ci parleremo da pari a pari. In effetti, si avvicina sempre di più!
Minerva: Oh, ma davvero? Ti augurerei in bocca al lupo, ma dalle mie parti i lupi non hanno una gran bella fama. Sono come certi attori: una volta scritturati come cattivi, non si liberano più del ruolo!
Non importa, è il pensiero che conta. Vogliamo metterci al lavoro?
Minerva: Non aspettavo altro!
Bene, gente, apriamo la rubrica con il classico dei classici: un bel cruciverba! Per provare a risolverlo, vi suggerisco di scaricare e stampare l'immagine, ma se per qualche motivo questo non dovesse funzionare, purtroppo non so come aiutarvi se non dicendovi di realizzarvene pazientemente una copia sul primo foglio a quadretti che vi capita sottomano. Lo so, è noioso, a qualcuno potrebbe scappare la voglia di giocare, ma rassegnatevi...

Minerva: Sì, è abbastanza carino, ma le definizioni? Come hai intenzione di far giocare il tuo pubblico senza indizi per riempirlo?
Calma, adesso arrivano! Di regola, troverete sempre le definizioni dei nostri cruciverba nel testo del post, anziché come parte dell'immagine: risultano più chiare.
Minerva: Va bene, adesso possiamo darle o c'è ancora qualcosa d'importante da dire? Ah, già: per chi di voi non ha confidenza con il mondo dell'enigmistica, questo si chiama cruciverba a schema libero, cioè un gioco in cui le caselle nere sono disposte senza un ordine particolare. L'ideale per chi muove i primi passi nella realizzazione di enigmi: quelli a schema fisso sono più difficili!
Non avrei saputo dirlo meglio!
Minerva: Lo credo bene...
Uffa, certe volte fai proprio l'antipatica! Adesso diamo queste benedette definizioni, invece di star qui a battibeccare!
Minerva: Era una frecciatina sul mio becco, per caso?
No! Accidenti a te e alla tua mania per le parole! Non tutto quel che dico è un enigma da risolvere! E ora al lavoro!
Minerva: Va bene, va bene, non ti scaldare...
Okay, un po' di contegno. Ecco qui gli indizi.

ORIZZONTALI
1. Un frutto esotico col ciuffo.
6. Possono essere parallele o perpendicolari.
11. Allenatore all'inglese.
13. Unità di misura della velocità delle navi.
14. Il Capone celebre mafioso americano.
16. Un Pavel del calcio.
18. Il cereale che produce pannocchie.
21. Personificazione greca della terra.
22. Ante Meridiem.
24. Breve corso d'acqua.
28. Un movimento artistico novecentesco.
31. Lo è questa stessa frase.
33. Li costruiscono gli uccelli.
34. Sono dispari nelle travi.
35. Carlo …, antico archeologo e collezionista d'arte italiano.
36. Così si presenta Ulisse a Polifemo.
37. Un metallo prezioso.
38. Uno spicciolo di euro.
39. Insieme al seno in trigonometria.
41. Vendita al miglior offerente.
42. La cantante di Sincerità.
44. Colpevoli, malvagie.
45. Il Campeador eroe spagnolo.
46. Allegro e spensierato.

VERTICALI
1. Uno dei Tre Moschettieri.
2. A... capo dell'accademia.
3. Il contrario del sì.
4. Alcolisti Anonimi.
5. Servizio Civile Nazionale.
7. Le note prove di valutazione nelle scuole.
8. Raccolse gli animali sull'arca.
9. Quella Poetica è una raccolta di mitologia norrena.
10. La coda dell'aereo.
12. Relativo a un celebre filosofo tedesco.
15. Un articolo determinativo.
17. Squisita, gradevole al palato.
19. Le “terre” che comprendevano la Venezia Giulia e l'Istria.
20. Cavalca le onde.
23. Una nota della scala musicale.
25. Le Nazioni del rugby.
26. Famosi biscotti toscani.
27. Relazione tra due parole con pronuncia uguale e significato diverso.
29. Un undici friulano.
30. Pesanti, gravosi.
32. Le vocali nel gelato.
38. Circola per le strade a Londra.
40. Un noto gruppo industriale italiano.
43.Sono pari nel lato.

Minerva: Adesso sì che sembra tutto a posto!
Divertitevi, e arrivederci al prossimo enigma!
Minerva: Ciao ciao!