... un amico a quattro zampe anche!
Un saluto a tutti i miei lettori.
Oggi ci fermiamo un attimo e diamo spazio a un post un po' diverso
dal solito.
Immaginate questo
scenario: il vostro migliore amico va in vacanza in un posto
meraviglioso. Per un po' sperate che riesca a estendere anche a voi
l'invito, ma poi arriva la cattiva notizia: non si può, deve proprio
andarci da solo. Pazienza, direte voi: non se lo potrà permettere,
oppure la prenotazione ormai è fatta e non si scappa più. Sarete
felici per lui, suppongo. Salutatelo e attendete con pazienza che
ritorni dalla sua settimana a tutto relax.
A ben pensarci, è strano che non
si sia mai fatto vivo, ma voi rispettate la sua privacy e non ve ne
lamentate: se ha deciso di tenere il cellulare spento per riposarsi
ancora di più, buon per lui, no?
Appena rimette piede in città
gli mandate un messaggio: “Com'è andata? Raccontami tutto!”.
Be', magari con qualche vocale in meno in mezzo alle parole, ma ci
siamo capiti. Aspettate risposta, ma passa un'ora e quella non
arriva. Poco male, non avrà sentito arrivare il vostro SMS, appena
controllerà vi farà un bel riassunto di quelli da far salire
l'invidia alle stelle, ne siete sicurissimi. Passano due ore, poi
tre, e ancora niente. Arriva l'indomani e continua a ignorarvi.
Pensate bene di provare a contattarlo su Facebook, nella speranza che
magari segua le notifiche del social network con un po' più di
assiduità, e scoprite con sconcerto che vi ha rimosso dagli amici.
Qui le cose cominciano a mettersi
male. Gli avete forse fatto un torto prima che partisse? Eppure non
ve ne ricordate proprio! Possibile che si sia dimenticato di voi
durante la vacanza? Ma cosa diavolo si mangiava al suo villaggio
turistico, i fiori di loto dell'Odissea?
Ma questa è una storia assurda,
direte voi. Nessuna vacanza, per quanto formidabile, può cancellare
il ricordo di un amico dalla mente di qualcuno. Ne siete proprio
sicuri? Questa affermazione forse è vera se l'amico in questione
cammina su due gambe, ma se invece di zampe ne ha quattro?
Cominciate a capire dove voglio
arrivare, vero? Forse sono un po' fuori stagione, dato che gli
appelli come questo di solito proliferano d'estate e siamo appena ad
aprile, ma credo che, a parte cellulari e Facebook, un animale
abbandonato provi qualcosa di molto simile. Ci vorrebbero fior di
scienziati per esserne sicuri, ma ho il sospetto che un pensiero del
genere possa aver attraversato la mente di tanti cani lasciati per la
strada in favore di una settimana al mare: sarò stato cattivo? Sarà
mica colpa mia se i miei umani non mi vogliono più?
Ora torniamo alla nostra scenetta
immaginaria e correggiamo un po' il tiro: fingiamo che voi con questo
amico ci viveste. Cosa succederebbe se, tornato dalla sua
bella villeggiatura, vi cacciasse di casa e rimaneste senza un posto
dove andare? Ecco, forse ora la situazione somiglia ancora di più a
quella di un animale, vero? Forse trovereste qualcuno disposto ad
aiutarvi, o forse no. Forse otterreste almeno un riparo temporaneo, o
forse no. Forse riuscireste a recuperare abbastanza cibo da tirare
avanti finché non trovate un altro supporto, o forse no. Questione
di abilità, ma non ve la cavate un granché in situazioni estreme,
il vostro ex amico vi aveva abituati troppo bene e di certo non gli
era mai saltato in testa di iscrivervi a un corso di sopravvivenza.
Allora dipende tutto dalla fortuna, ma diciamocelo, non è una
situazione molto fortunata, la vostra, o sbaglio?
Lasciare un animale a se stesso
dopo averlo tenuto tanto tempo in casa non è troppo diverso. Per
quanto possano essere geneticamente simili, un cane non è un lupo e
un gatto non è un leone. Passare da un giorno all'altro dall'avere
pappa e cuccia garantite al dormire all'addiaccio mangiucchiando quel
che c'è, per di più in un ambiente ostile dove potrebbero finire
sotto un'auto o uccisi da un boccone avvelenato in qualsiasi momento,
è quasi una condanna a morte.
E tutto questo per una vacanza al
mare, o perché ve ne siete semplicemente stufati? Avrei voglia di
riversare addosso a chi si comporta così tutti i peggiori insulti in
tutte le lingue che mastico, ma non lo farò. Preferisco farvi notare
un'altra cosa.
Se abbandonate un
animale in favore di un periodo di pausa o di uno stile di vita che
immaginate più tranquillo, mettete sì il quattrozampe in una
situazione difficile, ma chi ci perde siete voi. Non sprecherò
neanche tempo a spiegarvi per filo e per segno perché un'azione del
genere sia moralmente deplorevole. Penso che mi convenga di più
dirvi invece, punto per punto, perché sia irrimediabilmente stupida.
Poniamo il caso che l'animale in
questione sia un cane. Sarete pure tornati contenti dalle Hawaii, ma
avrete perso un efficace deterrente per ladri e malintenzionati
assortiti, una scusa per fare una vita più attiva e un amico fedele
che vi amava incondizionatamente, anche se chiaramente non ve lo
meritavate. Complimenti. La prossima volta che subirete un furto, che
i valori dei vostri esami medici soffriranno per la mancanza delle
passeggiate, o anche solo che tornerete dal lavoro trovando una casa
vuota che non risuona dell'abbaiare entusiasta di qualcuno che è
genuinamente felice di vedervi, saprete a chi dare la colpa.
Poniamo il caso che sia un gatto,
e qui, se mi conoscete, saprete che ho in mano qualche dato in più.
Che prezzo avrete mai pagato per la vostra villeggiatura, se Micio ha
la fama (poco meritata) di non affezionarsi quanto Fido? E qui, cari
miei, sta l'assurdo. In vacanza si va per combattere lo stress,
giusto? Se abbandonate un gatto per una settimana senza
preoccupazioni, al vostro ritorno ne troverete ancora di più ad
aspettarvi. Accarezzare un gatto è un antistress che nessuna pallina
da schiacciare può battere, e se qualcuno per caso ha qualche
problemino di pressione alta, sapevate che pare che le fusa
l'abbassino? Altro che pet therapy, avete perso un tale
dottore peloso che invece del collare avreste potuto mettergli il
camice! E quanto all'affetto, provate a uscire per qualche ora e poi
tornare a casa. Guardate negli occhi il vostro gatto mentre si
struscia sulle vostre gambe – anzi, non fatelo, ché potrebbe
prenderlo come un segnale di sfida – e provate a dire in tutta
sincerità che non vi ama. Non penso che ci riuscirete.
Dopo aver compilato tutte le
scartoffie e superato tutti i controlli per adottare un bambino, lo
riportereste da dov'è venuto dopo qualche mese perché la vita con
lui non è come l'immaginavate? No? Allora perché c'è ancora tanta
gente che con gli animali lo fa? Certe decisioni, quando si prendono,
si devono prendere considerando che influenzeranno tutta la vostra
vita futura. Bisogna fare attenzione quando ci si risolve ad adottare
un cucciolo d'uomo, quindi perché non uno di cane? Bisogna pensarci
bene prima di farsi un tatuaggio permanente che vi costerà dolore e
soldi, o prima di scegliere la scuola che determinerà tutto il
vostro percorso successivo, quindi perché non dedicare la stessa
cura a un gatto?
I cani più longevi toccano in
media un'età compresa tra i quindici e i diciotto anni, i gatti tra
i tredici e i quindici, per non parlare poi di quei casi di
Matusalemme pelosi che raggiungono e superano i venti e magari sono
ancora abbastanza arzilli. Non è un'intera vita umana, si spera, ma
non è nemmeno poco.
Accogliendo in
casa un animale dovreste, in teoria, esservi scelti un compagno che
sarà al vostro fianco per un bel pezzo. Se pensate che l'abbandono
sia un'opzione praticabile o, peggio, se già calcolate che prima o
poi avverrà, ho un consiglio per voi. Prendete il cane in
quest'ultima foto. Se non lo strapazzate troppo durerà ancora più
di uno vivo, non sporcherà, non farà rumore, non vi costringerà a
portarlo fuori e soprattutto potrete prenderlo e lasciarlo quando vi
pare e piace.
Spero che mi perdonerete se oggi
mi sono messa a fare la predica dal pulpito, ma è un tema che mi
tocca molto. Pertanto, lasciatemi chiudere il post con un annuncio:
può darsi che presto vedrete cambiare magicamente il layout di
questo blog per far spazio all'angolo Annunci a quattro zampe,
dove tenterò, nel mio piccolo, di diffondere le storie di qualche
animale in difficoltà. Se invece interverranno troppe difficoltà
tecniche, l'angolo non ci sarà, ma potreste comunque riscontrare un
ulteriore rallentamento nell'attività della Biblioteca. Se così
sarà, non preoccupatevi, non ho smesso di scrivere: ho solo cambiato
un po' campo, mettendo la mia tastiera e parte del mio tempo al
servizio dei quattrozampe sfortunati. Mancandomi gli altri mezzi per
aiutare, ho deciso di inaugurare una modesta attività di stesura di
annunci per adozioni. Se siete, o conoscete, volontari in qualche
canile, e avete bisogno di qualcuno che si diverta con le parole per
dar voce a chi non ce l'ha, sapete chi chiamare.