Un'idea regalo dell'ultimo minuto
Saluti
a tutti quanti e, visto che siamo nel periodo, buone feste a chi le
celebra. A proposito di feste, ormai è quasi Natale: avete già
pensato ai regali? Come sarebbe a dire, no? Non preoccupatevi, la
vostra gatta di biblioteca è qui per salvare la situazione! Oggi vi
parlo di una tecnica semplicissima e divertente che ho trovato per
puro caso in giro per il Web: il finger
knitting,
che per chi non ci sa fare con l'inglese significa lavorare a maglia
con le dita. Proprio così: con queste istruzioni potrete
confezionare facilmente, in una pigra serata invernale, una simpatica
sciarpa ad anello senza toccare neanche un ferro, ma solo con le
mani! Se avete una parente o amica freddolosa, è il regalo perfetto
(ma anche se non l'avete: io ne ho realizzata una per la persona meno
freddolosa che conosco!).
OCCORRENTE:
Un gomitolo di lana molto spessa o, meglio ancora, due un po' più
sottili
Un paio di forbici
Opzionale: quattro penne o matite
Le vostre dita
Tanta pazienza
COME
SI FA:
Premessa: le istruzioni sono scritte presumendo che siate destrorsi.
Suppongo che a un mancino possa essere più comodo scambiare i ruoli
delle due mani, ma non so se o come cambi il procedimento in questo
caso. Inoltre, da qui in poi si darà sempre per scontato che abbiate
scelto di usare due fili insieme, ma la procedura con uno solo è
identica.
Per prima cosa, togliete eventuali anelli dalla mano sinistra, o il
filo vi si potrebbe incastrare. Trovate il famigerato bandolo della
matassa e legatevelo al pollice sinistro con un nodo scorsoio
semplice. Cercate di non fare il nodo proprio all'estremo, ma di
lasciare un po' di filo inutilizzato. Sembra senza importanza, ma se
non lo fate ora avrete problemi dopo: quei centimetri che paiono
inutili all'inizio serviranno alla fine. Afferrate i fili tra il
pollice e la base delle altre dita.
Assicuratevi
di aver svolto un po' i gomitoli (sarà un gesto che dovrete ripetere
più volte: si lavora meglio se non tirano troppo) e prendete nella
mano destra i due fili contemporaneamente. Da qui in poi li userete
sempre insieme, come se fossero uno solo: per questo un gomitolo
spesso e due più sottili si equivalgono. Fateli passare sopra
l'indice, sotto
il medio, sopra
l'anulare e sotto
il
mignolo.
A
questo punto avvolgete i fili intorno
al mignolo e tornate indietro: sotto
l'anulare,
sopra
il medio e sotto
l'indice.
Noioso?
Complicato? No
problem,
una delle parti peggiori è appena finita. Fate passare i fili sopra
le dita, tutte e quattro, senza fare altri slalom, e lasciateli
momentaneamente andare. Per non fare confusione, assicuratevi che la
parte di filo che avete fatto passare tra le dita si trovi proprio
alla base, più in basso che potete, e la parte appoggiata sopra un
po' più in alto. Abbassare i fili sarà un altro di quei gesti che
vi ritroverete a compiere spesso. Mi raccomando, fatelo: rende tutto
più chiaro e previene molti errori.
Ora, partendo dal mignolo,
sollevate il filo in basso e sfilatevelo da ogni dito facendolo
accavallare su quello in alto, di fatto scambiandoli. Aiutatevi in
questo passaggio piegando il dito di turno, così eviterete che il
punto scivoli via.
Una volta assicurati i fili alle
dita in questo modo, afferrateli e fateli passare sotto l'intera mano
e poi sopra: dovreste trovarvi in una situazione simile a prima, coi
fili che passano intorno all'indice e attraversano tutte e quattro le
dita che state usando come telaio.
Accavallate di nuovo i fili dito
per dito, sempre con quello sotto che passa sopra e si sfila.
Ripetete il procedimento a oltranza, fino alla fine dei gomitoli.
Sarà un lavoro ripetitivo, ma ne varrà la pena. Dopo qualche
passaggio, la vostra sciarpa comincerà a pendere dal dorso della
mano e dovrebbe avere più o meno questo aspetto. Sembra bruttino e
terribilmente sbagliato, ma vi assicuro che è giusto.
Quando comincia a prendere forma
sfilate il nodo dal pollice e scioglietelo. Tirate piano l'estremità
e guardate cosa succede: dovreste ottenere una grossa treccia che vi
dà l'idea dell'aspetto finale del vostro lavoro. Da qui in poi,
consiglio di dare una gentile tiratina ogni tanto, senza cadenza
regolare, quando vi viene in mente, giusto per assicurarvi che il
vostro serpentone di lana intrecciata stia crescendo bene.
Premiamo
fast
forward sul
telecomando: ora dovreste avere un gran bell'accumulo di sciarpa
accanto a voi e due gomitoli che, via via che lavorate, si fanno
sempre più piccoli.
Oh, no! Avete necessità
d'interrompere il lavoro per riprenderlo in seguito (inventatevi voi
il motivo). Come fare a sfilare il tutto senza perdere i punti in
corso? Assicuratevi per prima cosa, per evitare confusione, di
trovarvi all'inizio (o alla fine, a seconda dei punti di vista) di un
giro.
Prendete quattro penne o matite,
meglio se con alcune caratteristiche precise: tutte diverse
d'aspetto, in modo da potervi ricordare quale fosse associata a quale
dito, e più lisce possibili, senza pupazzetti all'estremità né
altri ostacoli allo scorrimento. Con molta attenzione, sostituite
ogni dito con una di esse. Fate qualche esperimento: potreste
trovarvi meglio sfilando il punto e inserendovi subito la penna o
matita, oppure allentandolo in modo da infilarla insieme al vostro
dito per poi toglierlo e lasciarla da sola.
Una volta ripetuto il
procedimento con tutte e quattro, dovreste trovarvi entrambe le mani
libere e il lavoro interrotto dovrebbe apparire all'incirca così:
Andate a fare quel che dovete e,
al ritorno, fate il gesto inverso: sostituite ogni penna o matita con
il rispettivo dito. Se necessario, fatevi aiutare in questi passaggi
da una seconda persona: io ho riscontrato qualche difficoltà nel
farlo da sola, e ho sicuramente trovato più complicato riprendere
che interrompere. È una tecnica lenta, che non va affatto bene se il
vostro bisogno di fermarvi è improvviso, ma purtroppo non ne conosco
altre.
Mandiamo
avanti ancora un po' la cassetta (sì, sono antica, ma mi è
simpatico l'effetto che fa un VHS accelerato, con le righe che
attraversano lo schermo e i tipici rumorini associati, un DVD non dà
l'immagine mentale che cercavo!) e vediamo cosa succede quando avete
finito. Un consiglio spassionato: quando vedete che i fili sono agli
sgoccioli, cercate sempre di fare un giro in meno piuttosto che uno
in più. Ai fini della chiusura della sciarpa, è molto più scomodo
trovarsi con un'estremità troppo corta e difficile da maneggiare che
con una troppo lunga che si può poi semplicemente tagliare.
Assicuratevi di nuovo di trovarvi tra un passaggio e l'altro,
prendete il poco filo rimasto e fatelo passare sotto
la parte avvolta al mignolo.
Sfilate la lana dal mignolo e
tirate piano: l'estremità dovrebbe cominciare a chiudersi come in
foto. Fate lo stesso con le altre dita, una per una, fino a liberarvi
tutta la mano.
Ora ripescate l'estremità
iniziale dal mucchio di lana che si sarà sicuramente formato,
trovate un buco qualsiasi tra i primi punti di quella opposta e
infilatevi la parte extra di filo: ora capite perché all'inizio
bisognava lasciarne pendere un po', vero? Fate lo stesso all'altro
capo e legate le estremità con il più semplice dei nodi. Il
tutorial che ho seguito suggerisce di ripetere la procedura un altro
paio di volte per maggiore sicurezza, ma così facendo io ho
riscontrato un problema: tende a formarsi una sorta di accumulo,
mentre noi puntiamo a una chiusura invisibile. Furbescamente, io mi
arrangio chiudendo con un nodo doppio o pure triplo, senza ripetere.
Giuro che funziona, ho tirato e non si sfila. Basta stringere più
che si può.
Armatevi di forbici e, con molta
attenzione, tagliate l'eccesso: dovete tagliare vicinissimo alla
chiusura, in modo che non resti più nulla di pendente, ma senza
spezzare inavvertitamente altre parti.
Dovreste avere un enorme anello
di lana intrecciata, a prima vista non semplicissimo da maneggiare,
come quello in foto.
Afferratelo in qualsiasi punto e
mettetevelo al collo (o, se la chiusura non vi è riuscita perfetta,
assicuratevi che si trovi dietro, dove si vede poco) e cominciate a
fare diversi giri, finché la sciarpa smetterà di pendere fino a
terra. Il bello è che potete tenerla larga o stretta quanto volete.
Se siete maldestri come me, avrete bisogno di qualche esperimento per
trovare la larghezza giusta: io ho fatto una prova e l'ho messa
troppo stretta, non dico fino a soffocare, ma procurandomi un certo
fastidio. Messa come si deve è comodissima, promesso.
Forza, armatevi tutti di
gomitoli: avete ancora il tempo di confezionare un regalino per
riscaldare qualche conoscente sensibile al freddo in questo inverno
appena cominciato! Con meno lana, meno pazienza o una combinazione
delle due cose, potreste realizzare con lo stesso sistema anche dei
simpatici bracciali artigianali.
Come ultimo colpo di coda,
ringrazio di cuore la mia amica S. che si è prestata come modella:
per realizzare le foto del tutorial ci volevano almeno tre mani, due
che lavorassero e una che scattasse! Thank you, merci, gracias,
danke, arigato, insomma... ci siamo capite! Sarai ricompensata per
l'impegno con un esemplare tutto tuo, il che poi è solo una scusa
per farne un'altra: una volta cominciato, non ci si ferma più,
parola di Gatta.