Sesta puntata
Salve a tutti, e bentornati nel
nostro spazio sulle parole da salvare!
Sapete tutti cosa vuol dire,
vero? Dite ciao a Piermario, il Panda del Vocabolario!
Pier:
Geronimo!
Come, scusa?
Pier: Ho detto che oggi voglio
essere chiamato Geronimo, il Panda del Sinonimo! Il mio secondo nome!
Questa,
poi... Che è successo, Geronimo,
hai scoperto che piace di più alla tua ragazza?
Pier: No, mi va e basta.
Ehm, okay, lo terrò a mente.
Pronto con la busta?
Pier: Pronto! Via al
conteggio!
Tre... due... uno... apri la
busta!
Pier: La parola di oggi è...
“cocciuto”!
Proprio come te con questa storia
del nome!
Pier: Ehm... e va bene, avevo
dato una sbirciatina in anticipo, chiamami come ti pare, facevo
finta.
Ma guarda un po' questo
furbastro! Ti eri preparato la battuta senza dirmi niente! Regia, ha
complottato con voi alle mie spalle? Quasi quasi mi passa la voglia
di chiedervi l'aiutino...
Pier: No, dai, che puntata è
senza?
Va bene, va bene... Cosa ci
proponete quest'oggi?
Pier: Ma guardalo,
poveretto... Tira e tira e quello niente, non si smuove di un
millimetro!
Praticamente l'incarnazione della
nostra parola, dunque. Vediamo un po' che ci dice l'immortale
Zingarelli 2008:
cocciuto
agg.;
anche s.m. Che
(o Chi) si ostina nell'agire, pensare, esprimersi a modo suo, senza
tener conto di critiche e di consigli. sin.
Caparbio,
ostinato, pervicace, testardo.
Un po' come il mulo della
vignetta sopra (d'altronde asini, muli e similari sono i primi
animali che vengono in mente quando vogliamo un paragone efficace per
una persona che si ostina a far di testa propria, no?), oppure,
volendo, come il nostro panda...
Pier: Ehi! Ma se facevo finta!
E lo facevi fin troppo bene!
Pier: Sono o non sono un
attore?
In effetti se hai superato
l'audizione un motivo ci sarà... Bene, allora metti le tue doti da
re del palcoscenico al servizio della prossima parte della puntata e
indossa i tuoi soliti panni da Sherlock: si va a scoprire l'origine
della protagonista di oggi!
Pier: Subito!
Eccellente. Vediamo che sorprese
ci riserverà la storia della nostra parola.
cocciuto
da
coccia
in senso di testa.*
Pier: Ma come, non c'entra il
latino, stavolta? Mi ci stavo abituando...
C'entra,
c'entra, ma un po' più alla lontana: riaprendo il fido Zingarelli
infatti scopriamo che la parola “coccia” di significati ne ha
tantissimi, molti dei quali impossibili da conoscere se non si è
pratici di campi ben precisi, dalla scherma al teatro, ma tutti più
o meno riconducibili a un oggetto che abbia all'incirca la forma di
una conchiglia, perché deriva, attraverso una quantità di passaggi,
da cŏchleam,
ossia “chiocciola”. E siccome anche la testa è tondeggiante come
certe conchiglie e soprattutto dura, ecco che uno dei sensi
possibili, soprattutto nelle parlate centro-meridionali, è proprio
“testa”.
Pier: Ed ecco che rispunta il
solito latino...
Eh, già. Difficile non trovarlo,
è coinvolto dappertutto. Giocando ancora a fare Holmes, potremmo
dire che il signor latino è un po' il nostro professor Moriarty: si
arriva sempre a lui prima o poi.
Pier: Però non è proprio un
nemico, è solo onnipresente come il prezzemolo!
Oh, credimi, ho conosciuto
persone per cui il latino era un nemico eccome... Sono contenta che
non lo sia diventato per te!
Pier: Pensa un po' che io mi
aspettavo tutta un'altra cosa, sai?
Ah, sì? E cosa?
Pier: Be', ecco, Anna mi ha
raccontato che è stata a Roma e che là, quando qualcuno si comporta
come dice la nostra parola, gli si risponde: «Sei de coccio!».
Quindi pensavo che c'entrasse qualcosa il materiale, altro che le
conchiglie.
E bravo Pier! Sai che non è una
brutta ipotesi neanche la tua? Un vaso di coccio, se viene colpito,
fa un suono sordo, un po' come la testa dura della personcina
cocciuta in questione!
Pier: Però è fragile, va in
frantumi come niente...
In compenso, però, è quasi
impossibile da distruggere completamente. Hai presente i vasi
antichi, quelli esposti nei musei e tutti pieni di crepe? Sono fatti
così perché, con tanta pazienza, le scritte e le figure che vi sono
dipinte sopra si possono quasi sempre ricomporre. L'unico modo per
farle andare perdute sarebbe di polverizzarli del tutto, non basta
farli a pezzetti. Se non sono cocciuti loro, che dopo secoli e secoli
si fanno ancora vedere nonostante tutto quel che è successo...
Pier: Questo sì che è un bel
genere di cocciutaggine!
Parole sante! Che ne dici di
scoprirne un altro ancora?
Pier: E come?
Con l'esempio di oggi! Eccolo
qui:
I
fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
Gesualdo
Bufalino, Il
malpensante. Lunario dell'anno che fu**
Pier:
Che frase strana... Pensavo che “cocciute” potessero essere solo
le persone!
E
invece no, non proprio. Il nostro autore di oggi, che forse qualcuno
non conoscerà...
Pier:
Eh, già, non è proprio un mostro sacro come i soliti, vero?
No,
però non è neppure l'ultimo arrivato, sia ben chiaro! Dicevamo:
suppongo che intenda dire che certi fatti non si può proprio evitare
che avvengano e certi altri, anche se magari si potevano scansare
prendendo qualche decisione diversa, una volta accaduti purtroppo non
si cancellano più. È triste, ma ha proprio ragione, e giocando con
le parole possiamo anche dire che un fatto che si ostini a rimanere
lì, con le sue conseguenze pesanti, sia un po' cocciuto. Il
dizionario non sarebbe tanto d'accordo, forse, ma il bello di una
lingua sta anche lì: prima s'imparano le regole, poi s'impara anche
a infrangerle. Un conto è fare un erroraccio di grammatica, un altro
è prendere una parola e piegarne il senso come fa più comodo!
Magari non vi capiranno al volo, ma si può sempre tentare. È
divertente!
Pier:
Chissà cosa direbbe Anna se ci provassi io...
Raccontamelo,
se ti capita, mi raccomando.
Ebbene,
amici, vi ricorderete di dare del “cocciuto” a quello là che
proprio non vuole sentire ragioni? Tutti ne abbiamo uno! Arrivederci
alla prossima parola!
Pier:
Ciao ciao!
Ciao! Ho trovato il tuo blog tramite la ricerca per interessi (non sapevo neanche si potesse fare) e ti faccio i miei complimenti! Adoro questa rubrica *_* E quanti spunti in generale.
RispondiEliminaVola dritto nei preferiti, ne vale decisamente la pena! A presto ;)
Ti ringrazio tantissimo! :-) Per me è un grande onore sentirmi dire cose del genere. Se apprezzi, aiutami a spargere la voce!
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