Una serie di sfortunati... spaghetti!
Salve a tutti! No, non sono
scomparsa, ho solo avuto qualche impedimento nella vita al di fuori
della mia bibliotechina. Oggi però ritorno con una compensazione
davvero gustosa per la mia assenza! E se vi dico “gustosa” capite
già chi arriva, vero?
Rémy: Ciao a tutti!
Bentornato, Rémy! Pronto a darmi
una mano con la puntata di oggi? E voi, siete pronti a riaccendere i
fornelli? Spero che li abbiate tenuti ben pulitini nell'attesa,
altrimenti farete proprio la fine dei poveri personaggi che chiamiamo
in causa questa volta, costretti ad avere a che fare con una cucina
in cui l'igiene lasciava alquanto a desiderare e anche gli
ingredienti a disposizione scarseggiavano assai...
Rémy: Brr... Altro che Cucine
da incubo!
Non sapevo che guardassi quel
genere di programmi! In effetti non riesco nemmeno a concepire come
reagirebbe il nostro cuoco urlatore Gordon Ramsay di fronte a una
cosa di questo tipo...
Ebbene sì: oggi chiamiamo in
nostro aiuto i poveri orfanelli Violet, Klaus e Sunny Baudelaire di
Una serie di sfortunati eventi, che, come qualcuno di voi
ricorderà, furono costretti a sfamare un'intera compagnia teatrale a
partire da una cucina in condizioni disperate. E cosa si fa quando le
risorse a disposizione sono pochine? Ci si rifugia su un piatto che,
a qualunque versione della storia della sua nascita si voglia
credere, comunque conserva origini semplici.
Rémy: Eh, in effetti come
nome è poco fine...
Dettagli, dettagli... Non ti
metterai a fare l'aristocratico proprio adesso, vero? Ricorda: i
nostri amici erano messi davvero male...
Rémy: E va bene, allora
passiamo alla ricetta.
Eh, già: a qualcuno forse
brontolerà lo stomaco. E dunque, senza attendere oltre, se qualcuno
non si ricorda cosa mai riescono a rimediare i nostri eroi con la
poca roba lasciata loro dal malvagio Conte Olaf, ecco a voi...
Spaghetti alla puttanesca
Ingredienti
600 g di spaghetti
3 cucchiai di burro
3 cucchiai di olio extravergine di
oliva
6 acciughe dissalate pestate a
poltiglia in un mortaio
3 spicchi d'aglio affettati fini
200 g d'olive nere snocciolate e
affettate
un cucchiaio di capperi salati lavati e
tritati grossolanamente
600 g di pomodori spellati e tagliati a
filettini
un cucchiaio di prezzemolo tritato
sale
Mettete sul fuoco una padella piuttosto
larga e fatevi scaldare assieme il burro e l’olio, quindi
aggiungetevi l’aglio tagliato finemente e le acciughe dissalate e
precedentemente pestate in un mortaio o triturate finemente.
Appena l’aglio prende colore e le
acciughe si sciolgono, unite le olive snocciolate e tagliate a metà,
i capperi tritati grossolanamente e i pomodori spellati e sfilettati.
Fate quindi insaporire la salsa a fuoco alto per pochi secondi mescolando continuamente.
Fate quindi insaporire la salsa a fuoco alto per pochi secondi mescolando continuamente.
Nel frattempo cuocete gli spaghetti al
dente in abbondante acqua salata, scolateli e poneteli nella zuppiera
in cui li servirete, quindi ricopriteli con la salsa precedentemente
preparata e cospargeteli di prezzemolo.
Mescolate e servite caldi i
vostri deliziosi spaghetti alla puttanesca!
Rémy: Un momento, ci sono
parecchie cose che non mi tornano...
Non hai tutti i torti:
innanzitutto il tipo di pasta che il regista (perdonatemi se mi baso
di più sul film per oggi, ma non ho a disposizione il libro al
momento in cui scrivo) fa loro trovare sparsa negli sporchissimi
cassetti è diverso, e poi vi sfido a trovare olive, acciughe e
capperi in una cucina che ha poco o nulla... In effetti probabilmente
la versione preparata dai nostri orfanelli era ulteriormente
semplificata, ma ho preferito andare sul sicuro e proporvi quella
tradizionale invece di perdermi in strane varianti.
Rémy: Almeno è pasta! Ci
voleva proprio!
Te ne sei accorto, eh? Con il
piatto di oggi possiamo ufficialmente dire che è possibile creare un
menu libresco completo di primo, secondo e dolce scegliendo solo
dalle ricette della rubrica! È un momento da celebrare! Che ne dite
di dare una bella festa con tutti i vostri amici topi di biblioteca?
Potete mangiare, leggere insieme, parlare di libri all'infinito e
chissà, magari anche fare qualche gioco basato sulle vostre storie
preferite! Basta scatenare la fantasia!
Rémy: Evviva! Che idea
simpatica! Vado a organizzarmi subito! Au revoir!
A
presto, amici! Alla prossima ricetta!
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